E. Ellingsen: intervista postlancio

Erling Ellingsen, Product Manager di Age of Conan

Domande a cura di Cody “Micajah” Bye, Managing Editor di TenTonHammer
Risposte di Erling Ellingsen, Product Manager di Age of Conan

Nelle ultime settimane, giocatori di ogni genere si sono immersi nel mondo di Age of Conan. Recensioni ed opinioni hanno fatto la loro comparsa in rete e gli utenti sono stati ansiosi di dar voce ai loro pensieri su questo titolo nuovo di zecca. Ma nel giorno del lancio, che clima si respirava negli studi della Funcom? Erano tutti nervosi? Oppure colmi di gioia? Per rispondere a queste domande, abbiamo contattato Erling Ellingsen, il Product Manager di Age of Conan, e gli abbiamo posto un po’ di domande a proposito della sua esperienza postlancio. Se siete in cerca di un po’ di intrattenimento… continuate a leggere!

TTH: Sono passati cinque anni da quando il team Funcom cominciò a lavorare su Age of Conan. Che sensazione si prova a vedere finalmente dei giocatori nel mondo che avete creato?

EE: E’ decisamente un miscuglio di molte diverse sensazioni. Sicuramente ne sono felice e sono sollevato dal fatto che tutto è finalmente pronto e impacchettato, e sono oltremodo lieto che così tante persone saranno finalmente in grado di passeggiare accanto ai troni ingioiellati di Hyboria con i sandali ai loro piedi. Allo stesso tempo è un po’ triste perchè sembra la fine di un’era – oltre quattro lunghi anni a creare questo gioco e adesso tutto cambia. Ma questa è la vita, le cose cambiano!

TTH: So che gli ultimi mesi sono stati molto faticosi per voi, ma il pubblico potrebbe non sapere quanto. Puoi darci un breve esempio delle cose che avete fatto nei mesi scorsi per approntare il gioco?

EE: Diciamo che lavorare nell’industria dei videogames, non importa che tipo di ruolo ricopri, è già di per sè molto faticoso. Le ore tendono ad allungarsi e le cose cambiano molto rapidamente. Ovviamente, è anche tremendamente divertente ed eccitante! Personalmente, ho trascorso gli ultimi mesi a viaggiare in giro per il mondo per incontrare la stampa e parlare del gioco. Il mio lavoro qui nel marketing è principalmente orientato sulle pubbliche relazioni. Per cui sono stato presente a diversi eventi, incontri con la stampa, ho fatto una quantità innumerevole di interviste e così via, nello sforzo di incrementare l’interesse del gioco sul quale i geniali sviluppatori stanno lavorando. Sempre negli ultimi mesi, ho anche lavorato parecchio sulla serie di video di “Hyborian Insider”, che mettono in mostra il gioco e che richiedono un lavoro certosino sull’acquisizione video durante le sessioni del gioco stesso, preparazione di screenshots e altro ancora.

Un’altra cosa di cui mi occupo abbastanza ampiamente qui alla Funcom sono gli eventi, coordinarli ed avviarli con il resto del marketing, eventi come la GDC a San Francisco e la Games Convention a Lipsia. Sono anche abbastanza fortunato a lavorare con meravigliose persone del team, a creare progetti insieme a Jørgen Tharaldsen e Gaute Godager per decidere quali caratteristiche mostrare, quando mostrarle ed altre importanti questioni relative alle PR. Come progetto secondario, ho anche avuto il piacere di scrivere il manuale di Age of Conan, che è stato un lavoraccio ma anche un gran divertimento, e mi ha portato a collaborare a stretto contatto con gli sviluppatori del team – cosa che non mi dispiace per niente. Viaggiare per il mondo e mostrare il gioco ai giornalisti ti permette di ottenere un sacco di feedback e di conoscenze, materiale che poi riporto agli sviluppatori in modo che possiamo plasmare e ritoccare il gioco insieme in qualcosa di meglio. Alla fine, tutto quello che facciamo è un unico, gigantesco lavoro di squadra!

TTH: Qual è stato il momento più elettrizzante che hai avuto negli ultimi anni? E al contrario, qual è stato il peggiore che hai dovuto attraversare?

EE: Lavorare nell’industria dei giochi è una vera benedizione e ci sono stati tanti di quei momenti elettrizzanti durante i miei anni qui alla Funcom… Essere testimoni di repentini miglioramenti del gioco è ovviamente molto in cima alla lista dei “momenti migliori”, come la prima volta che siamo stati in grado di attuare il combattimento a cavallo o la prima volta che siamo stati effettivamente in grado di passeggiare per le vie di Tarantia senza che il computer urlasse in preda al dolore. Adoro viaggiare per il mondo e mi piace molto incontrare la stampa e coordinare e presenziare a tutte queste importanti convention ed eventi con i giornalisti. Questo lavoro è proprio pieno di momenti salienti!

TTH: Ora che AoC è stato finalmente commercializzato, avete progetti? Prendervi una lunga vacanza da qualche parte?

EE: “No rest for the weary”, amico mio (“Niente riposo per gli affaticati”, proverbio inglese il cui significato è che bisogna perseverare nei propri obiettivi, non importa quanto stanco uno si senta. NdLeaf)! Lavoreremo duramente per i prossimi due mesi, assicurandoci di appianare qualsiasi problema rimasto e migliorando ciò che i giocatori vorranno che miglioriamo. Abbiamo già cominciato, per esempio attuando importanti cambiamenti all’interfaccia adesso che i giocatori lo hanno richiesto. Spero vivamente, però, che per qualche tempo quest’estate io sia in grado di prendermi un po’ di settimane di vacanza. Se ci riesco, mi metterò in macchina e viaggerò per tutta la Norvegia e forse un po’ nel resto d’Europa, godendomi l’aria frizzantina di montagna e accampandomi nei pressi di placidi laghetti! Ahh… oh, quanto mi manca la natura! Sto anche pensando di farmi un altro viaggetto in Egitto, adoro quel paese!

Szock!

TTH: Rimarrai nel team di AoC nei prossimi anni? Oppure ti sposterai verso il prossimo progetto della Funcom?

EE: In quanto Product Manager, io lavoro su tutti i progetti della Funcom, quindi mi vedrete senz’altro coinvolto nei futuri progetti di Age of Conan e di altri giochi come ad esempio The Secret World. Non sto proprio più nella pelle al pensiero delle espansioni di Age of Conan e abbiamo alcune cose grandiose in arrivo. Osservare Age of Conan mentre cresce e si evolve dovrebbe dimostrarsi molto gratificante! Il team della Funcom è davvero superbo ed è una sorta di avventura lavorare con tutte queste persone dotate. E’ troppo divertente essere solo un tassello di questo puzzle gigantesco!

TTH: Molti giocatori hanno condiviso appieno l’entusiasmo che hai per Age of Conan. Come si è svolta la tua assunzione? E cosa possono fare i giocatori per darsi coraggio, qualora volessero fare qualcosa di simile al tuo lavoro?

EE: Credo di essere per natura una persona vivace e quando mi prefiggo qualcosa, mi ci butto dentro con tutto me stesso – come ad esempio con Age of Conan. Sono molto lieto di sentire che tutto ciò ha un ritorno! Naturalmente, con un gioco fantastico quale è Age of Conan e con un tale team mostruosamente dotato che ci lavora, è difficile non essere molto entusiasti! Prima che venissi alla Funcom, ho lavorato come giornalista per una rivista, preparando notizie ed articoli, e “secondariamente” scrivevo anche di videogiochi.

Un giorno, la Funcom mi chiese se volessi andare a lavorare per loro ed io, essendo sempre stato interessato ai videogiochi da tutta la vita, mi ci sono buttato a capofitto, anche se ciò significava abbandonare un lavoro molto appagante ed abbastanza eccitante. La mia passione per i giochi risale a molto tempo addietro, ma le cose cominciarono a farsi “serie” quando misi su un team di altri vivaci individui e creai il gioco denominato “Era Online” (potete dargli un’occhiata su Wikipedia, se volete!). L’industria del gaming è un’industria guidata dalla passione e dal talento, e se ce la fai a combinare le due cose sono sicuro che prima o poi riesci a raggiungere i tuoi obiettivi. E’ un cliché, però lo dico lo stesso: seguite i vostri sogni!

TTH: A parole tue, com’era lo studio della Funcom la notte del lancio? Qualcuno è riuscito a prendere sonno?

EE: L’atmosfera era incredibile! Abbiamo lanciato i server dell’Early Access il sabato sera del 17 Maggio (per coincidenza era anche il Giorno della Costituzione Norvegese, doppia festa!) e gli uffici erano colmi di gente che ruzzolava in giro svolgendo i propri compiti. Alla fine eravamo tutti lì a guardare questo schermo gigante che mostrava il numero dei giocatori loggati, e nel momento in cui i server si sono aperti abbiamo visto i numeri schizzare alle stelle. E’ stato fantastico e vi posso assicurare che c’erano litri e litri di champagne! Siamo molto contenti del fatto che il tutto è andato relativamente liscio e che il lancio è stato un successone. Piuttosto… Cos’è questo “sonno” di cui parlavi?

TTH: La quantità di Collector’s Edition che la compagnia ha venduto è sbalorditiva. Come siete riusciti a tirarle fuori? Perchè pensavate che così tante persone fossero interessate a quella versione?

EE: E’ una combinazione di grandioso marketing e di un ancor più grandioso videogioco! E tale combinazione è decisamente esplosiva. L’attesa è, naturalmente, salita alle stelle negli scorsi mesi ed Age of Conan ha goduto di un’incredibile quantità di attenzione. Ha anche aiutato il fatto che usassimo la licenza di Conan, dato che ogni singolo individuo, compresa la loro nonna, ha un’idea di chi sia Conan – che si tratti dei romanzi originali, dei fumetti o dei film!

Che bel pet...

TTH: Potresti raccontarci la storia più buffa che ti viene in mente riguardo lo sviluppo di Age of Conan e/o il lancio? Preferibilmente che non includa il sottoscritto….

EE: Ma certo. C’era questo tizio che si chiama Cody diretto ad Oslo e… ah, non su di te? Ok… Probabilmente la più buffa riguarda uno dei miei tanti viaggi o eventi sui quali ho lavorato. Ci siamo divertiti così tanto all’evento del lancio a Oslo. In pratica, abbiamo portato in aereo, da tutto il mondo, un centinaio di giornalisti e abbiamo costruito un gigantesco accampamento vichingo nelle montagne della Norvegia, assunto dozzine su dozzine di attori, un’enorme band europea, il tutto per immergere il gioco nei libri di Storia. Abbiamo persino inscenato una recita drammatica per la quale ho scritto i dialoghi fino all’incirca le 4 della mattina in cui partiva l’evento. Quando ho visto l’attore in scena recitare le parole che ho scritto nel mio stato comatoso solo poche ore prima, e ho realizzato quanto il tutto fosse terribilmente squallido, non ho potuto fare a meno di ridere e di pensare che razza di lavoro sia questo in realtà!

TTH: C’è qualcos’altro che vorresti dire ai lettori di TenTonHammer ed ai fan di Age of Conan?

EE: E’ stata lunga la strada che ci ha condotto fino al lancio e sono elettrizzato al pensiero di vedere così tante persone che adesso offrono la propria attenzione al gioco – tutti, me compreso, alla Funcom lo apprezziamo davvero, davvero molto. Ci vengono a mancare le parole quando vediamo la quantità di attenzione che stiamo ottenendo e speriamo soltanto che riusciamo a non deludere le vostre aspettative. A tutti coloro che hanno seguito il gioco attraverso questi anni: questo gioco è per voi. Spero che ci seguiate ulteriormente mentre continuiamo a plasmare Age of Conan in un’esperienza di gioco grandiosa!

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Fonte dell’articolo.

~ di Leafwind su 29 Maggio 2008.

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